Cartilagine

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Cos'è la Cartilagine

Le superfici ossee del femore distale, della tibia prossimale e della rotula che costituiscono l’articolazione del ginocchio sono ricoperte da un tessuto specializzato chiamato cartilagine. Questo tessuto riveste quindi le superfici articolari ed è importante per assorbire e ridistribuire le forza di carico e di taglio che vi agiscono. Il tessuto cartilagineo è un tessuto connettivo di sostegno specializzato. È costituito da cellule dette condrociti, immerse in un'abbondante sostanza amorfa intercellulare, da essi stessi sintetizzata, formata da fibre collagene e da una matrice amorfa gelatinosa. Le principali caratteristiche di questo tessuto sono la solidità, la flessibilità e la capacità di deformarsi limitatamente. La cartilagine articolare è una delle strutture più complesse e particolari del corpo e non mai stato realmente progettato un tessuto sostitutivo con le sue identiche caratteristiche. Sebbene esistano molti trattamenti per i problemi della cartilagine, nessuno di questi è in grado di ripristinare totalmente la struttura e la funzione della cartilagine.

Cause della lesione della cartilagine

Una lesione condrale si verifica a causa di un trauma distorsivo, trauma diretto sul ginocchio o a causa della degenerazione della cartilagine. In alcuni casi, le lesioni condrali possono essere associate a una lesione legamentosa come del legamento crociato anteriore (LCA). Piccoli frammenti di cartilagine possono staccarsi e fluttuare nel ginocchio come corpi liberi, causando blocchi articolari e edema nell’articolazione. Per molti pazienti questo può avvenire anche per traumi ripetuti e non per un singolo evento traumatico. Se il danno cartilagineo si espande e si approfondisce si arriverà a una condizione di condropatia e successivamente di artrosi (depauperamento del patrimonio cartilagineo)

Sintomi della lesione della cartilagine.

Edema intrarticolare, dolore al carico e sensazione di blocco articolare sono i sintomi più comuni dei pazienti affetti da una lesione condrale. In caso di lesioni condrali riguardanti l’articolazione femoro-rotulea è caratteristica l’evocazione di un crepitio durante la pressione e lo spostamento della rotula contro la superficie trocleare del femore. I sintomi di una lesione condrale non sono così evidenti come quelli di una lesione del menisco o dei legamenti. Spesso il gonfiore è l’unico sintomo, accompagnato da dolore al carico o durante la salita delle scale. Talvolta anche il blocco articolare può essere un sintomo di una lesione condrale. Ci sono molti fattori che devono essere studiati a fondo nei pazienti che presentano sintomi derivanti da difetti condrali. Le rotture dei legamenti del ginocchio possono causare e accelerare difetti condrali e potrebbe essere necessario ricostruirli prima o contemporaneamente a una procedura di trattamento del danno condrale per rallentare la progressione dell'artrosi. Se i pazienti hanno un difetto di llineamento dell’asse meccanico dell’arto inferiore come avviene per il ginocchio varo o valgo, bisogna considerare l’intervento di osteotomia per rallentare il danno condrale nel sito sovraccaricato. Infine, i pazienti che sviluppano lesioni cartilaginee a causa della mancanza di un menisco, molto probabilmente non avranno successo con le procedure di trattamento cartilagine a meno che non venga ipotizzato un trapianto di menisco da cadavere.

Diagnosi

Il primo approccio è sempre un corretto esame clinico in cui il paziente viene visitato, si valuta l’asse meccanico dell’arto inferiore per escludere un sovraccarico da malallineamento, la stabilità legamentosa, i test meniscali, le sedi di dolore. L’iter diagnostico prosegue con le radiografie sotto carico e la risonanza magnetica ad alto campo. Importante è determinare se il difetto condrale si estende anche nella superficie ossea, divenendo così un difetto osteocondrale. La risonanza magnetica è indispensabile per determinare la componente meniscale, la possibile presenza di edema osseo e le caratteristiche del difetto cartilagineo.

Trattamento

Il trattamento dei difetti condrali del ginocchio dipende dalla posizione e dalle dimensioni del difetto. In generale, quelli che si trovano nei condili femorali sono quelli più facili da trattare e hanno i migliori risultati mentre quelli sulla tibia e sulla rotula sono i più difficili da trattare e i risultati non sono altrettanto affidabili. Per i pazienti con un difetto lieve si può effettuare un debridement andando a “pulire” la superficie del difetto in artroscopia ed evitare che magari la lesione si stacchi dalla sua sede e diventi un corpo mobile nel ginocchio. Per quei pazienti che presentano difetti cartilaginei molto profondi, che si estendono fino all'osso, il trattamento di questi può dipendere dalla posizione e dal diametro complessivo del difetto. Per le lesioni più piccole, può essere utile una tecnica chiamata microfrattura, che che si basa sulla guarigione della lesione ad opera di un tessuto formato dalla fuoriuscita di midollo osseo dalle microperforazioni effettuate. Per lesioni maggiori si possono utilizzare scaffold costituiti sostituti condrali o osteocondrali sintetici o trapianti osteocindrali da cadavere. Trattamento conservativo difetto cartilagine In alcuni casi, i difetti condrali del ginocchio possono essere di piccole dimensioni da poter essere trattati conservativamente. Questi pazienti possono trarre beneficio da un programma di riabilitazione, focalizzato sul rinforzo muscolare a basso impatto, soprattutto del quadricipite. Inoltre, alcuni paizneti possono beneficiare del trattamento con terapia infiltrativa intrarticolare a base di corticosteroidi, acido ialuronico, prp e cellule mesnchimali da tessuto adiposo.

Recupero

Il processo di recupero e il percorso riabilitativo varia in modo significativo tra le diverse procedure terapeutiche utilizzate per riparare il danno alla cartilagine articolare. Il livello di impegno del paziente nel processo riabilitativo è un fattore importante nel determinare quale trattamento possa essere la scelta migliore.

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